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Dott.ssa Caterina Forti

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Caterina Forti

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NEWS 

I PENSIERI AUTOSABOTANTI

06-04-2021 11:17

Caterina Forti

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I PENSIERI AUTOSABOTANTI

Quando il Life Coach entra nell'esperienza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Quando la Life coach entra nell’esperienza.

 

Come Life coach mi impegno ad accompagnare il coachee in un viaggio straordinario alla scoperta del suo mondo interiore, ponendo domande, osservando, guidando.

 

Mi sento il tour operator del coaching.

 

Chiaramente le parole risuonano con la mia passione. Io amo viaggiare: mi appaga conoscere altri luoghi, tuffarmi nella cultura e nelle tradizioni di un popolo diverso dal mio, assaporare la cucina, visitare i contesti più affascinanti. La mia sfera emotiva gioisce e si carica di sfavillante energia.

 

Principalmente la mia compagna di viaggio è la mia amica Antonella. Ci siamo conosciute nel 2008 e da subito abbiamo scoperto questa affinità girovaga.

 

Durante il nostro primo soggiorno insieme in Tailandia, la sera precedente l’escursione nella giungla a dorso di elefante, ho voluto appositamente entrare nell’esperienza del pensiero auto sabotante che, una volta formulato e alimentato, siatene consapevoli, genera una reazione a catena di emozioni e comportamenti attinenti. Il pensiero auto sabotante è una distorsione della realtà percepita dalla logica razionale. Ciò che si pensa diventa vero, perchè nasce dal proprio cervello e entra in risonanza con la parte emotiva.

 

Ma veniamo al giorno dopo. 

 

Le prime a salire sull’elefante. Antonella mi precedette e si sistemò senza problemi sull’Houdah, il “porta passeggeri”. Io mi bloccai e di colpo entrai nel panico. Volevo scappare, tremavo come una foglia e stavo diventando isterica. Il micidiale pensiero aveva fatto effetto.

 

Salii  infine e vissi quella che avrebbe potuto essere una delle esperienze più suggestive e straordinarie della mia vita come il  peggior incubo possibile.

 

E anche Antonella la visse allo stesso modo, preoccupata e un po’ spazientita dal mio insolito comportamento.

 

Infatti solo a conclusione della giornata le confidai che l’esperimento aveva avuto successo: il pensiero auto sabotante aveva guastato  l’escursione a entrambe ed era stato premeditato.

 

Antonella ed io continuiamo ad essere compagne di viaggio e a fare escursioni insieme. Ci divertiamo e trascorriamo splendide vacanze almeno una volta l’anno.

 

Ma non ho più sperimentato quelli che sono gli ambiti di intervento del coaching in prima persona, coinvolgendo la mia amica che in quell’occasione mi ha “perdonata”, riconoscendo lei stessa  come e in che misura i pensieri influenzino profondamente il quotidiano, creando situazioni e stati d’animo non salutari per il benessere emotivo.

 

Nel coaching  definiamo SPEC il circolo vizioso che si crea tramite il pensiero auto sabotante nell’ambito di una situazione ricorrente. I pensieri sono, per fare alcuni esempi: “Tanto so già come va a finire…;  è troppo bello per essere vero…; non funzionerà mai…; sono sfortunato…; sono destinata a star sola…;”. 

 

Dopo aver ripetuto simili argomenti, che stati d’animo salgono? E  come si agisce? Se si agisce poi.

 

Una volta individuato il meccanismo il coach guida il coachee nel formulare nuovi pensieri che lo dissolvono e che attivano nuove emozioni e comportamenti.

 

Durante la  sessione la creazione di una nuova realtà virtuosa è un evento quasi costante. Ed è un piacere vedere come il coachee riesce a cambiare il suo approccio alla vita, semplicemente scegliendo di pensare altrimenti.

 

A proposito, il mio pensiero era: “ Una volta salite, il cornac  (conducente e custode) perde il controllo dell’elefante che, imbizzarrito, ci scaraventa a terra!”