image-614

Dott.ssa Caterina Forti

Dott.ssa

Caterina Forti

logotrasparente

Via Santorre di Santarosa,

2/A San Mariano - Corciano 

coach@caterinaforti.it 

 Tel:.339 5847770

© Tutti i diritti sono riservati - P.iva 02866930544


facebook
instagram
whatsapp

NEWS 

La divina creatività.

08-04-2021 19:20

Caterina Forti

Coaching, Miti e leggende, coaching, storytelling, Caterina forti, Muse italiane, mitologia, arti, Giovanna Rei, Luisa Marirossi, Cristiana Buonasorte, Art coaching, Cinema,

La divina creatività.

Luisa, Giovanna, Cristiana, muse italiane delle arti nel 2021.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Luisa, Giovanna, Cristiana, muse italiane delle arti nel 2021.

“Le nove figlie dal grande Zeus generate Clio e Euterpe e Talia e Melpomene, Tersicore e Erato e Polimnia e Urania, e Calliope, che è la più illustre di tutte.”

 

(Esiodo, Teogonia, incipit, 76-79)

 

 

 

Per gli antichi greci l’eterna magnificenza del divino trovava la sua rappresentazione nell’arte: questo ideale supremo era incarnato dalle Muse, « Dee greche della letteratura, della poesia, della musica e della danza; in seguito anche dell'astronomia, della filosofia, e di tutte le occupazioni intellettuali.» G. Hanfman

 

Figlie di Zeus, occupavano un posto elevatissimo nella gerarchia degli Dei dell’Olimpo, ed era protette da Apollo per volere del loro Supremo genitore.

 

A ciascuna di esse era associata una qualità artistica, vale a dire una dote , un talento figlio della capacità dell’essere umano di generare, di creare opere originali di straordinaria bellezza.

 

Dal momento che tali abilità potevano essere concepite solo al di fuori delle leggi naturali, l’unica origine poteva essere soltanto quella divina, il processo creativo umano veniva inteso come mera esteriorizzazione di virtù proprie di entità spirituali, di cui l’uomo attraverso le sue attività si faceva portavoce ed interprete.

 

Erano dunque le figlie di Zeus, a sussurrare la poesia, la letteratura, a guidare la danza e a cantare servendosi del prescelto tra il genere umano.

 

Le Muse ispiravano le Arti.

Il termine creatività indica la capacità di creare tramite la mente, l’intuizione, il talento : chi crea si trasforma nel Creatore divino , Il Padre e la Madre che hanno creato tutto ciò che ci circonda. Il che ci ricorda che siamo figli di Dio che quando creiamo entriamo in contatto con la parte divina che è in noi.

 

Gli antichi greci esortavano l’uomo a conoscere se stesso, per conoscere l’universo e Dio, Il Dio che siamo, che è in noi, e lo hanno trasmesso attraverso l’allegoria della mitologia.

 

Potrei affermare con certezza che la mitologia è la prima forma di storytelling volta a trasmettere in maniera romanzata concetti altamente formativi e informativi.

 

Dunque Tersicore faceva nascere la passione per la danza, mentre sua sorella Erato ispirava la poesia amorosa, mentre Urania faceva alzare gli occhi al cielo e perdersi nelle luci scintillanti di stelle e pianeti.

 

Tutti nascono già provvisti di sei o sette capacità, ci si può accorgere di esse attraverso ciò che si sa fare bene: i talenti o doni distinguono, sono lodati e celebrati, ma non  sono riconosciuti come artistici.

 

Le Energie divine il cui flusso palpitante trasforma l’uomo e la donna in artisti sono quelle che creano emozioni, stupore e bellezza. Sono tali perché richiamano al divino.

 

“Ma sono angeli!” esclama John Koffi, vedendo danzare Fred Astaire e Ginger Roger nel celebre film “Il miglio verde”.

 

Solo gli angeli possono danzare come loro, o dipingere come Leonardo, Botticelli, Artemisia, scrivere come Dante, Paulo Coehlo o cantare come Caruso o Freddie Mercury.  Straordinari talenti animati dalla stessa energia divina che promana dalla Sorgente, cosi come le Muse che le incarnavano, patrone delle Arti e dispensatrici di ispirazione, figlie del Padre degli Dei.

 

“Artisti si nasce. Il flusso della creatività e del talento comporta il percepire la vita attraverso una sensibilità che filtra la realtà attraverso un prisma e le immagini, i suoni, i sapori sembrano giungere da una dimensione parallela comprensibile soltanto a noi. Ecco perché siamo percepiti diversi o addirittura un po’ folli. La vita viene vissuta attraverso l’impronta creativa. Ciascun momento può essere colto come fonte di ispirazione, di costruzione, di ingegno. E’ una condizione che porta il pittore a guardare una tela bianca e dipingervi  un capolavoro o il ballerino a muovere  il suo corpo ascoltano la musica. Ogni evento viene vissuto in maniera amplificata in virtù di una sensibilità unica, non ordinaria, ma straordinaria. Essere artisti non significa solo esprimere il proprio talento. L’arte è uno stile di vita. Una magia che si sviluppa nell’atto del comunicare, congeniale  per chi come me è timido. 

Il dono più grande che ho ricevuto è la musica e non saprei immaginare la mia vita senza. E’ l’ancoraggio per ogni momento, la mia forza e la mia essenza.Luisa Marirossi, cantante.

 

La musica è il linguaggio universale che giunge e riempie. Possiamo non saper disegnare o ballare, oppure scrivere in versi, ma cantanti lo siamo tutti. Il canticchiare, l’intonare il ritornello con cui ci si sveglia al mattino è prerogativa di un momento di allegria, di sfogo o come il rimedio naturale a uno stato  di amarezza. Ci si arrende alla musica, sempre e a prescindere da qualsiasi stato d’animo.

 

E’ in quest’ottica che ho creato il metodo ART COACHING: grazie alla capacità che hanno le arti di abbattere ogni difesa , ho inserito una sessione nel percorso di autostima dove il cliente può creare, tramite un preciso procedimento, un mantra personale che esprimerà attraverso una forma artistica in un clima di divertimento assoluto. Una volta acquisita la tecnica, il cliente potrà, di volta in volta, creare nuovi mantra, in correlazione con la sua crescita evolutiva.

 

Personalmente, recito il mio durante le lezioni di Qi Gong, la ginnastica cinese che precede l’allenamento di Tai Chi, l’arte marziale che pratico ormai da tempo.

 

L’arte è una condizione della mente e dell’essere. Essere artisti significa interpretare costantemente questa condizione.

 

“Totò diceva: signori si nasce ed io aggiungo artisti si nasce. Eh sì! Si nasce con un animo così rarefatto, delicato, sensibile, a tratti trasparente. Un animo in empatia verso tutto ciò che ti circonda, una curiosità famelica verso la natura e i comportamenti altrui … poi la dolcezza, la rabbia … tutta la gamma dei sentimenti e delle emozioni che scoppiano dentro all’ennesima potenza, poi l’amore che ti implode dentro, non sai mai cosa ti sta accadendo, sembra quasi di impazzire in certi momenti … per mia fortuna crescendo ed esaminandoti istante dopo istante ho preso le misure con tutto ciò, trovando un pò di quiete!... Non importa se sei attore, musicista, scrittore, pittore, regista né se lo sei di successo oppure no, importa trovare un modo per atterrare e resistere su questa terra. L’arte ti da l’opportunità di dare un senso alla tua esistenza talvolta traboccante di felicità, talvolta traboccante di infelicità. Un gran senso di libertà  come quella degli indomabili animali selvatici ... guai a contrastarla, è insita nella nostra natura. Non si sceglie di essere artisti. 

Artisti si nasce.” Giovanna Rei, attrice.

 

La giovane settima arte, grazie alla sua capacità  di conquistare il favore del  pubblico, è il veicolo di maggiore coinvolgimento emozionale nell’età contemporanea. E i rappresentanti del mondo dello spettacolo hanno un tale fascino nell’immaginario collettivo, da diventare icone da emulare e da ammirare. Credo che il grande successo del cinema e della televisione sia legato alla natura camaleontica degli esseri umani: gli artisti la interpretano per noi. 

 

“Quando sono coinvolta nel processo creativo, sento circolare una forte energia.

Lascio che questa forza fluisca, cercando di esprimerla attraverso il linguaggio artistico e corporeo della danza e attraverso l’arte e la grafica, che sono i linguaggi a me più congeniali.

In questa dimensione “divina” vivo una sorta di stato di grazia scaturita dalla forte ispirazione che parte dalla visione di qualcosa che mi emoziona, ma anche dal vivere una situazione che mi fa stare particolarmente bene.

Dal movimento della danza l’energia artistica si fa materia in movimento, il segno pittorico e grafico diventa forma e colore nella comunicazione visuale.

Sono esattamente il prolungamento di questo sentire.”  Cristiana Buonasorte, grafica e  ballerina. 

 

La danza è arte in movimento. Il corpo stesso è opera d’arte in continua trasformazione. Riguarda tutti, dona gioia a chi la rappresenta e a chi ne è spettatore. Si alza il sipario, la parola si arresta. Silenzio in platea! Lo spettacolo ha inizio.

“La vita è arte  e voi siete gli artisti.”

 

 

N.d.A

 

Uno speciale ringraziamento alle artiste Luisa Marirossi, Giovanna Rei e Cristiana Buonasorte, senza le quali la vita sarebbe senza colori, senza delizie e senza scorciatoie per la felicità.