“Poi la strada la trovi da te?”
La compagnia della risata come strategia di rilassamento.
Come nascono i miei articoli?
A volte da un interesse, altri da un ricordo, o ancora da una curiosità. Ma principalmente lo spunto lo fornisce una conversazione: che sia con un cliente o con un’amica, il dialogo genera scambio di opinioni o spiegazioni che danno lo spunto per un approfondimento degli ambiti del coaching.
In questo caso, è nato da una mia battuta.
Mi capita spesso, durante le chiacchierate con amici e clienti, di smorzare i toni con goliardia. Non lo faccio di proposito, è la mia indole divertente e scherzosa che al momento opportuno la fa saltar fuori come il tappo di una bibita gassata.
La risata è terapeutica. I suoi benefici sono scientificamente provati: rilassa il corpo,aumenta le endorfine, riduce ansia e stress. Tante sono le discipline che nascono intorno ai benefici della risata, così come gli aforismi e i vecchi adagi. Gente allegra, il ciel l’aiuta. Detto questo, anche nostro Signore sostiene il buon umore con la promessa di una buona sorte.
Ma soprattutto, ridere è contagioso. E selettivo. Infatti la simpatia è una dote ricercata nelle amicizie e in tutti i rapporti interpersonali. Siamo istintivamente attratti dalle persone allegre e divertenti per il benessere e la leggerezza che sanno donare. Li preferiamo a chiunque. Sono un toccasana per l’umore, un autentico balsamo per i giorni grigi, quando in preda a preoccupazioni, a dispiaceri o all’ansia, i colori della vita si trasformano in tinte cupe e la percezione del momento e del poi risulta distorta e disfunzionale. Il rimuginio continuo e ossessivo avvolge i pensieri in modo intenso e insopportabile, generando visioni e previsioni disastrose e catastrofiche.
Qui nasce la mia battuta, in maniera divertita, dopo aver ascoltato l’ennesima previsione nefasta, priva di alcun fondamento concreto.
“Ecco che si alza in volo Peter Pan, alla ricerca dell’isola che non c’è”!
L’isola che non c’è, vale a dire quella situazione o condizione inesistente frutto di una visione catastrofica generata nella e dalla paura, del tutto priva di una spiegazione razionale.
L’ ansia è un’emozione, pertanto è controllabile e sebbene possa essere invalidante per chi la prova, ha anche una funzione protettiva perché attiva i sensi primordiali dell’allerta e del pericolo, necessari per la sopravvivenza.
Purtroppo però diventa patologica quando insorge immotivata da minacce inesistenti o come reazione esagerata ad un evento giustificabile e quantificabile solo in un contesto di pericolo reale.
L’ansia si presenta con pensieri ricorrenti legati alle previsioni del futuro ( lo psicologo e scrittore Giulio Cesare Giacobbe direbbe al mio posto : “quando scatta la micidiale sega mentale” mentre io che sono una Life coach li chiamo pensieri autosabotanti) e preoccupazioni per ogni situazione, che si evita accuratamente di affrontare. I pensieri generano le emozioni che ovviamente, manifestandosi all’interno del proprio corpo, danno vita a sintomi fisici quali la sudorazione, la tachicardia , i capogiri e le vertigini, tanto da citare i più frequenti.
Le cause sono imputabili a eventi improvvisi a cui non si è in grado di rispondere adeguatamente e da cui ci si lascia sopraffare in maniera significativa, interferendo nella vita professionale e personale.
Gestire l’ansia è possibile grazie alla consapevolezza: sia la Mindfulness sia il coaching possiedono metodi e strumenti efficaci per individuare e affrontare i meccanismi mentali che regolano i pensieri. Con calma e accettazione abbiamo facoltà di superare l'ansia e lo stress in modo naturale.
Le relazioni amicali sono di grande ausilio perché aiutano a creare quel senso di sé all’interno di una comunità: ci si riconosce, ci si confronta, si cresce insieme. Gli amici simpatici e divertenti fortificano: sono energia pura.
In qualunque circostanza, il gruppo di pari, ovvero un’elite di amici uniti da una vision e da un sistema di valori similari è il contesto ottimale dove fare il pieno di positività, buonumore, allegria. Una rete affettiva che nutre, protegge e che permette di alzare il livello energetico, con beneficio immediato anche al semplice ascolto della voce.
Ecco allora che l’isola che non c’è diventa il luogo protetto dove rigenerarsi e riaccendere la vena positiva: Peter Pan , Wendy e i bambini perduti giocano insieme e si divertono cristallizzati in un eterna giovinezza.
Perché tutti abbiamo un bambino e una bambina dentro di noi che vogliono essere amati e apprezzati. Nel gioco, i cuccioli di uomo apprendono l’arte della crescita; si fortificano e diventano adulti sicuri e equilibrati, pronti a crescere nuovi cuccioli forti e sani come lui e lei.